Presentazione Vuelta a Murcia 2018: tutti contro Valverde e la Movistar
Continua con la Vuelta a Murcia 2018 il calendario spagnolo. La semiclassica iberica, che ha dovuto rinunciare ai suoi propositi di ridiventare una corsa a tappe si correrà sabato 10 febbraio per dare poi spazio nella giornata di domenica alla Clasica de Almeria. Per la sua 38ª edizione la rassegna spagnola sperava di poter recuperare il suo formato, abbandonato nel 2013 quando passò da corsa a tappe a corsa di un giorno, ma il piano è saltato senza i giusti sovvenzionamenti. Nonostante questo cambio il punto chiave dell’intera corsa rimane la salita di Collado Bermejo che dal suo inserimento nel 2004 è sempre stata affrontata dai corridori.
L’ultimo vincitore della corsa è Alejandro Valverde, che ha già ottenuto cinque successi in questa prova mentre l’Italia ha ottenuto tre successi nella storia della corsa con le vittorie di Adriano Baffi (1995), Alberto Elli (1998) e Marco Pantani (1999), al quale è dedicata la salita simbolo della corsa.
Albo d’oro recente
2017 VALVERDE Alejandro
2016 GILBERT Philippe
2015 TAARAMäE Rein
2014 VALVERDE Alejandro
2013 NAVARRO Daniel
2012 QUINTANA Nairo
2011 COPPEL Jérome
2010 RABON Frantisek
2009 MENCHOV Denis
2008 VALVERDE Alejandro
2007 VALVERDE Alejandro
Favoriti Vuelta a Murcia 2018
Campione in carica, apparso in grande forma in questo inizio di stagione, Alejandro Valverde è il favorito d’obbligo. Il percorso è cucito sulle sue caratteristiche e il secondo successo consecutivo, il sesto in carriera sembra già scritto, considerando anche l’importanza che avrebbe un altro trionfo, al rientro, nelle sue terre. Se non dovesse riuscire a fare la differenza in salita, potrà cercare di sfruttare il suo spunto veloce in caso di volata ristretta. Le carte sembrano dunque tutte per lui, anche considerando che la Movistar si presenta con una corazzata che potrebbe fare la differenza in qualsiasi momento decidesse di forzare l’andatura grazie ai vari Andrey Amador e Marc Soler, senza dimenticare Rafa Valls ed Eduardo Sepulveda, o José Joaquin Rojas in caso serva un altro uomo veloce.
Non mancherà comunque la concorrenza. Jakob Fuglsang e Luis Leon Sanchez vorranno riprovarci dopo essere stati battuti alla Volta a la Comunitat Valenciana, con una interessante Astana al loro fianco, che può offrire soluzioni interessanti anche con Sergei Chernetckii e Michael Valgren, che potrebbe essere per certi versi l’unico modo per scardinare lo squadrone del padrone di casa. Attenzione anche a uomini come Michael Albasini (Mitchelton-Scott) e Philippe Gilbert (Quick-Step Floors), che in caso la cosa non dovesse rivelarsi così dura potrebbero rendere dura la vita alla compagine iberica nel lungo tratto ondulato finale. Attenzione anche alla possibilità che corridori come Simon Spilak (Katusha-Alpecin), Bob Jungels (Quick-Step Floors), Carlos Verona (Mitchelton-Scott) non possano cavare il loro ragno dal buco sfruttando una eventuale marcatura tra i rivali.
Nutrita ovviamente la truppa di corridori locali che vorranno farsi notare, a partire da José Herrada (Cofidis) che, dopo aver scortato tante volte il murciano in questi anni, potrebbe cercare di sorprenderlo. Le varie Euskadi-Murias, Fundacion Euskadi, Burgos-BH, Caja Rural e Dare Gaviota vorranno a loro volta provare a mettersi in mostra, soprattutto con tentativi da lontano che potrebbero comunque creare problemi ai big.
Percorso Vuelta a Murcia 2018
Beniel > Murcia (208,3 km)
Importanti novità nel percorso della Vuelta a Murcia 2018. Lo scorso anno non fu possibile affrontare la Cresta del Gallo, che sarebbe dovuto essere, come nelle precednti edizioni, momento chiave della corsa visto che si trovava a soli 13 chilometri dal traguardo, ma quest’anno il finale si ripete con delle difficoltà che renderanno la vita dura a tutti dopo una prima parte interamente a salire. Nella prima parte di gara bisognerà infatti affrontare Alto de Cieza e Alto de la Zarzadilla, prima ancora del Collado Bermejo, salita simbolo della corsa con i suoi 8,4 chilometri e una pendenza media del 6,7%. Dallo
Il percorso è quasi costantemente a salire fino a quel momento ad eccezione dei primi 60 chilometri, che tuttavia avranno comunque alcuni strappi a far capire quale sarà l’andazzo. Da quando si inizia a scalare la prima salita di giornata non c’è più tregua per il gruppo, che dovrà costantemente rilanciare nei complessi saliscendi del percorso sino alle due salite successive, dove presumibilmente i big si daranno battaglia. Se la Cima Marco Pantani è posta a oltre 50 chilometri dalla conclusione, una lunghissima discesa e un altro lungo stratto di salite, intervallate da brevi discese, potranno ancora rendere dura la vita ai corridori. Se la corsa non sarà ancora decisa, ci sarà dunque ancora spazio per provarci.
Materiale Tecnico
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